Con l’acquisizione di Provention Bio, Sanofi rafforza ulteriormente una delle sue aree di competenza di lunga data: il diabete.
Per questa operazione la casa farmaceutica francese corrisponderà a Provention Bio 25 dollari per azione in contanti; in totale 2,9 miliardi di dollari. Il closing è stimato per il secondo trimestre del 2023.
L’accordo dà a Sanofi l’accesso all’immunoterapia Tzield di Provention, approvata a novembre e progettata per bloccare la progressione del diabete di tipo 1.
Prima dell’autorizzazione della FDA, Provention e Sanofi avevano stretto un patto “co-promozionale” per il lancio del farmaco negli Stati Uniti.
Sulla base di questo accordo, Sanofi aveva investito 20 milioni di dollari per assicurarsi i diritti di negoziazione anticipata su potenziali lanci di Tzield al di fuori degli Stati Uniti.
L’acquisizione di Provention Bio e la stessa attività di pre-marketing su Tzield sembrano allontanarsi dalla prospettiva indicata dall’allora CEO di Sanofi Paul Hudson, che nel 2019 aveva delineato una exit strategy della pharma dal settore del diabete, con l’obiettivo di focalizzare le attività sul blockbuster Dupixent e sui vaccini.
Come prima mossa Hudson aveva sospeso il lancio di efpeglenatide, un farmaco iniettabile GLP-1 per il trattamento del diabete di tipo 2.
L’acquisto di Provention Bio viene salutato dagli analisti come un “ritorno parziale” di Sanofi nel mercato effervescente del diabete.
