Molte big pharma stanno praticando forti sconti per assicurarsi il rimborso nazionale del Governo cinese, nella speranza che una copertura più ampia, in un mercato farmaceutico in rapida crescita, possa consolidarne la presenza nel Paese asiatico.
Dopo una delle più grandi trattative sui prezzi dei farmaci in Cina degli ultimi anni, 111 farmaci innovativi sono stati inseriti per la prima volta nella National Reimbursement Drug List (NRDL), grazie all’ottenimento di uno sconto medio del 60,1%.
Il farmaco per le malattie infiammatorie Rinvoq di AbbVie, la terapia per l’anemia Reblozyl di Bristol Myers Squibb, i farmaci per la sclerosi multipla di Biogen e Novartis, il trattamento orale per l’atrofia muscolare spinale Evrysdi di Roche e il trattamento di nuova generazione per l’angioedema ereditario Takhzyro di Takeda, sono nella lista di questi 111 nuovi ingressi. Mentre altri prodotti molto diffusi, tra cui Paxlovid, l’antivirale orale COVID-19 di Pfizer, sono rimasti fuori dagli accordi con il governo cinese.
Prima della pubblicazione dell’elenco completo, l’8 gennaio l’ente cinese di controllo delle spese mediche aveva già annunciato che Paxlovid non sarebbe stato inserito nel programma nazionale di assicurazione sanitaria perché il prezzo praticato da Pfizer era troppo alto. Il farmaco gode attualmente di una copertura nazionale temporanea che scadrà a marzo.
L’antivirale di Pfizer è molto richiesto da quando la Cina ha allentato le misure anti-COVID. In precedenza Pfizer aveva abbassato il prezzo da 2.300 a 1.890 yuan cinesi (280 dollari) per scatola, sufficiente per cinque giorni di terapia. Tuttavia, a causa delle limitate forniture, i cinesi si sono procurati il farmaco – e i presunti generici – al mercato nero e a prezzi che raggiungono i 50.000 yuan.
In occasione della J.P. Morgan Healthcare Conference di inizio gennaio, il CEO di Pfizer, Albert Bourla, ha dichiarato che l’appaltatore locale della pharma USA, Zhejiang Huahai Pharmaceutical, dovrebbe iniziare a produrre Paxlovid a livello locale.
Nonostante l’esclusione di Paxlovid dalla lista dei 111, la casa farmaceutica newyorkese resiste in posizioni ben salde, grazie alla copertura di Ibrance nella cura del carcinoma mammario di prima linea HR-positivo e HER2-negativo, dopo che l’anno scorso Verzenio, il farmaco rivale di Eli Lilly, è stato il primo inibitore CDK4/6 a ottenere la copertura nazionale.
Anche i due farmaci più recenti di Pfizer, l’inibitore di ALK di terza generazione Lorbrena e l’inibitore di JAK Cibinqo, hanno ottenuto un posto nella NRDL Cina.
Il settore delle neuroscienze vede aumentare la concorrenza tra le multinazionali farmaceutiche. Nella sclerosi multipla, Tecfidera di Biogen e Kesimpta di Novartis hanno entrambi ottenuto l’inserimento nella NRDL.
Dopo che l’anno scorso Spinraza di Biogen è entrato nella storia come primo farmaco per malattie rare di alto valore incluso nella NRDL, quest’anno Roche ha rapidamente seguito l’esempio assicurandosi la copertura per il farmaco Evrysdi.
AbbVie si è accordata favorevolmente per Venclexta, farmaco contro la leucemia BCL-2.