All’indomani dell’annuncio della creazione di Onduo, si cominciano a conoscere i dettagli operativi della nuova azienda. La base sarà a Cambridge, da dove Onduo lavorerà alla creazione di una rete di collaborazioni tra medici, pazienti, professionisti e payor. L’esperienza di Verify sarà sfruttata nell’analisi dei dati e nello sviluppo di software per i consumatori, mente il know how scientifico sarà la “dote” che Sanofi porterà nella nuova azienda. Primo step dell’attività di Onduo sarà un test del suo approccio digital-plus-drug con due sistemi sanitari, per raccogliere dati sulle modalità dell’uso dei sistemi e qualità del lavoro dal punto di vista del medico e del paziente. La vendita dei farmaci per il diabete ha un’importanza rilevante per Sanofi, che ha come prodotto di punta l’insulina basale Lantus; un farmaco che nel 2015 ha portato 7 miliardi di dollari di vendite, ma che inizia a soffrire sul mercato a causa della concorrenza da parte dei competitor con i loro biosimilari, tra cuiLilly e Boehringer Ingelheim. E tutto ciò fa stimare a Sanofi un calo delle vendite entro il 2018, soprattutto negli USA.
Da qui l’idea che l’azienda farmaceutica possa, grazie alla tecnologia digitale, divenire più efficace nell’ambito dei trattamenti da offrire. La soluzione per Sanofi sembra dunque essere quella di integrare molteplici interventi per poter migliorare la propria posizione nell’ambito del trattamento del diabete. Sanofi, che ha già acquisito esperienza nel settore digital tech con il suo anticolesterolo, ritiene che Onduo possa essere un’opportunità anche per creare nuovi flussi di reddito. Secondo il neo CEO, Joshua Riff “chiunque oggi paghi per la sanità sarà disposto a pagare ciò che Onduo produrrà”. Le nuove tecnologie sembrano infatti andare incontro ai desiderata espressi dal sistema ‘payers’, che già da tempo avevano aperto alla possibilità dei rimborsi per quei prodotti e terapie in grado di portare reali benefici grazie all’innovazione, quando supportati da dati concreti e validi.