AstraZeneca ha deciso di ritirare la sua domanda di approvazione alla FDA per il vaccino anti COVID Vaxzevria e di concentrarsi su Evusheld. Lo ha dichiarato il CEO Pascal Soriot ai giornalisti durante un briefing alcuni giorni fa: il mercato statunitense è già ben fornito e la domanda di vaccini è in calo.
Negli USA Evusheld è attualmente autorizzato per la prevenzione del COVID nelle persone immunocompromesse, mentre in Europa è stato approvato sia come profilassi pre-esposizione, sia come trattamento. Nel terzo trimestre 2022 ha fatto registrare incassi per 536 milioni di dollari, portando il totale di quest’anno a 1,45 miliardi di dollari.
Il mese scorso la FDA ha evidenziato l’aumento del rischio di sviluppare il COVID per coloro che sono stati esposti ad alcune varianti del virus non neutralizzate da Evusheld. Tra queste vi è la sottovariante emergente di Omicron, BA.4.6, che negli studi di laboratorio ha mostrato una riduzione della sensibilità nei confronti del trattamento anticorpale di oltre 1.000 volte.
Ma, ha dichiarato Soriot, AstraZeneca sta lavorando per aggiornare la sua terapia. Sulla base di una “buona e produttiva relazione” con la FDA, l’azienda spera di introdurre Evusheld 2.0 entro la seconda metà del 2023.