Biogen ha nominato CEO Christopher Viehbacher, che prende il posto di Michel Vounatsos.
Viehbacher, che ha guidato Sanofi dal 2008 al 2014, assumerà la guida della pharma USA il 14 novembre.
“Chris è un dirigente del settore farmaceutico che possiede una profonda comprensione delle complessità legate alla gestione di un’azienda farmaceutica globale multimiliardaria e apprezza moltissimo il valore dell’innovazione”, commenta Stelios Papadopoulos, presidente del consiglio di amministrazione di Biogen.
Viehbacher vanta un’esperienza ultradecennale sia in grandi case farmaceutiche sia in piccole aziende biotech. Prima di entrare in Sanofi, ha trascorso 20 anni in GSK durante i quali ha contribuito a rimodellare il portafoglio di farmaci dell’azienda.
Nel corso del suo mandato in Sanofi, il top manager ha concluso l’acquisizione di Genzyme e ha rafforzato l’alleanza con Regeneron, che ha portato alla messa a punto del farmaco antinfiammatorio Dupixent.
Dopo l’esperienza in Sanofi, Viehbacher è diventato presidente di una startup, la Boston Pharmaceuticals, e ha gestito una società di investimenti nel settore sanitario, la Gurnet Point Capital.
Il lavoro del top manager – che gestirà il complesso dossier aducanumab nella malattia di Alzheimer – dovrebbe essere facilitato dalla sorprendente performance negli studi clinici di lecanemab, un altro farmaco per la patologia neurodegenerativa che Biogen sta sviluppando con il partner Eisai. Lecanemab, che funziona in modo simile ad aducanumab, è già all’esame della FDA per un’approvazione accelerata.
Per quanto riguarda le vendite complessive di Biogen, il Q3 2022 ha registrato un calo. Tra luglio e settembre la pharma ha fatturato di 2,5 miliardi di dollari, il 10% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente,
