Il CEO di MSD Rob Davis succederà a Ken Frazier anche come presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda farmaceutica. Si consolida in questo modo la leadership di Davis nella società, un anno e mezzo dopo essere stato nominato chief executive.
Frazier, che ha diretto l’azienda per un decennio fino alle dimissioni dello scorso anno, andrà in pensione il 30 novembre.
Davis, come molti dei suoi colleghi CEO di altre aziende farmaceutiche, ricoprirà contemporaneamente le due posizioni di vertice più importanti.
Tra le 10 maggiori case farmaceutiche statunitensi per valore di mercato, solo Johnson & Johnson, Regeneron Pharmaceuticals e Vertex Pharmaceuticals hanno manager diversi come nelle posizioni di CEO e presidente del consiglio di amministrazione.
Nella doppia carica Frazier ha favorito la crescita di MSD come uno dei principali produttori di farmaci antitumorali, guidandola nell’importante investimento sullo sviluppo di Keytruda, l’immunoterapia che è diventata un trattamento standard per molti tipi di neoplasie.
Il successo di Keytruda ha contribuito a proteggere la pharma USA dalla scadenza dei brevetti che salvaguardavano prodotti blockbuster come Zetia, Vytorin e Januvia.
Da quando è stato approvato negli Stati Uniti nel 2014, infatti, Keytruda è diventato uno dei farmaci più redditizi del settore; nel 2021 ha portato nelle casse di MSD 17,2 miliardi di dollari.
Le vendite di questo farmaco continuano a crescere e tra luglio e settembre hanno già raggiunto i 5,4 miliardi di dollari, secondo quanto riferito da MSD nella relazione sugli utili del terzo trimestre 2022.
Il successo di Keytruda è anche una sfida per Davis, che avrà il compito di sviluppare una pipeline di farmaci in grado di sostituire le entrate che MSD perderà una volta scaduti, nel 2028, i suoi brevetti chiave. Davis si sta dedicando alle acquisizioni strategiche e ha concluso quella di Acceleron per 11,5 miliardi di dollari.
