Un team di scienziati della Stanford University ha prodotto un composto in laboratorio, denominato EBC-46, sulla base del tigilanol tiglato, che potrebbe fornire trattamenti mirati per una serie di tipi di tumori e altre malattie. La ricerca è stata pubblicata da Nature Chemistry.
La fonte naturale del composto si trova solo in una ristretta zona della foresta pluviale dell’Australia Nord-orientale, nei semi dei frutti dell’albero Fontainea picrosperma. Il composto è un complesso quindi difficile da replicare in laboratorio, ma il team americano è riuscito a riprodurlo artificialmente.
EBC-46 contiene la proteina chinasi (PKC) che regola l’espressione genica e la proliferazione cellulare. Piccole dosi della sostanza, iniettate in tumori solidi, modificano il signaling cellulare, attivando alcune forme di PKC. Questo processo influenza l’attività delle proteine nelle cellule cancerose, provocando l’infiammazione dei tumori, l’emorragia e la morte dei vasi sanguigni che li irrorano.
Per sviluppare il complesso, il team ha usato una sostanza della medicina tradizionale cinese, nota come Croton tiglium, che ha un principio attivo chiamato forbolo, ai quali sono stati aggiunti altri atomi di ossigeno.
Nel 2020, l’Agenzia Europea dei Medicinali e la FDA americana avevano approvato Stelfonta, un trattamento a base di tigilanol tiglato per il tumore dei mastociti, i tumori cutanei più comuni nei cani, e da allora sono iniziati studi clinici per sperimentare il composto contro i tumori della pelle, di testa e collo e dei tessuti molli nell’uomo.