Il sistema Transferable Exclusivity Extension (TEE) potrebbe rappresentare il modello economico più indicato per la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici in Europa. A sostenerlo è una ricerca commissionata dalla European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA) all’agenzia di management consulting Charles River Associates.
Con il crescente problema dell’antibiotico-resistenza sono necessari nuovi trattamenti per combattere le infezioni, che diventano sempre più difficili da eradicare.
Secondo gli esperti EEPIA, l’adozione di un modello TEE è la soluzione più credibile e praticabile per incentivare la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici in Europa. Con questo sistema, infatti, potrebbero essere commercializzati due nuovi prodotti all’anno nel prossimo decennio.
Il TEE funziona fornendo all’azienda che sviluppa un nuovo antibiotico un voucher che può essere usato per estendere l’esclusività di uno dei suoi farmaci per un certo periodo di tempo: un percorso virtuoso che genererebbe fondi per la ricerca per un antibiotico successivo.
L’analisi costo/beneficio realizzata da Charles River Associates ha stimato un risparmio di centinaia di milioni di euro per ogni Paese preso in esame. Lo studio ha simulato l’adozione del modello TEE in sei Paesi europei, con sistemi economici diversi per volume: Francia, Italia, Spagna e Germania, Polonia e Grecia.
“Trovare una soluzione al pericolo crescente della resistenza antimicrobica dovrebbe essere una priorità per tutti noi, e garantire gli investimenti in R&D delle imprese in questo campo è decisivo per riuscirci – conclude il Direttore Generale di EFPIA, Nathalie Moll — Dal settore privato come da quello pubblico sono state fatte molte proposte per stimolare nuova ricerca e questo studio lascia pochi dubbi sul fatto che TEE sia la soluzione migliore per l’Europa. TEE ci può dare non soltanto nuovi antibiotici ma potrà generare anche notevoli benefici economici per ciascuno Stato membro. La Commissione UE si è impegnata all’azione sulla resistenza antimicrobica e noi crediamo che il sistema TEE darà all’Europa lo strumento di cui ha bisogno per proteggere i pazienti.”