L’industria farmaceutica indiana potrebbe riportare una moderata crescita dei ricavi del 7-9%. A sostenerlo è l’agenzia di rating CRISIL che attribuisce questa crescita moderata agli effetti contrari sui proventi delle vendite provenienti dall’esportazione.
Secondo le stime, la redditività si ridurrà di altri 200-250 punti base. In precedenza, nell’ultimo anno fiscale, era già stato registrato un calo di 130 punti base.
La contrazione è dovuta alla continua pressione sui prezzi nel mercato USA dei generici e agli elevati costi che vanno a scapito della moderata crescita dei ricavi, con un aumento del prezzo medio del 6-8% autorizzato dalla National Pharmaceutical Pricing Authority indiana nel marzo 2020.
Le stime si basano su uno studio su 184 prodotti di farmaci che rappresentano il 55% delle entrate del settore.