Nella prima serie di dati rilasciati da quando ha scorporato l’unità dei farmaci da banco Haleon, GlaxoSmithKline ha registrato un aumento del 19% dei ricavi, guidato dall’aumento della domanda del vaccino contro l’herpes zoster Shingrix, che ha aiutato anche l’azienda britannica ad aumentare le sue previsioni per l’intero anno.
I ricavi totali sono stati di 8,3 miliardi di dollari, oltre le aspettative, anche se i costi associati alla separazione dell’unità Haleon hanno contribuito a un calo del 35% dell’utile operativo. La scissione dell’unità ha consentito a GSK, però, di concentrarsi su medicinali e vaccini soggetti a prescrizione, con margini più elevati di guadagno, oltre che fornire denaro da investire nella pipeline biofarmaceutica. La pharma britannica ha già acquisito Sierra Oncology, per 1,9 miliardi di dollari, e l’azienda di vaccini Affinivax, per una cifra che potrà arrivare a 3,3 miliardi di dollari.
Le vendite del vaccino Shingrix sono più che raddoppiate a oltre 887 milioni di dollari nel trimestre, dopo la ripresa delle visite mediche con la revoca delle restrizioni dovute al COVID-19 e grazie anche alla forte domanda in Germania.
Anche il business dell’HIV, attraverso la società ViiV Healthcare, ha registrato un buon trimestre, con vendite in aumento del 14% guidate dai farmaci per via orale combinati Dovato e Juluca, oltre che all’iniettabile a lunga durata d’azione da poco lanciato, cabotegravir. La terapia contro il COVID-19 sotrovimab, invece, ha registrato un calo della domanda, con le vendite che sono scese a circa 600 milioni di dollari, da quasi il doppio registrato nel primo trimestre del 2022.
GSK ha aumentato le previsioni per l’intero anno, ponendo la crescita delle vendite al 6-8%, dalla precedente stima del 5-7%, con una crescita degli utili del 13-15%, rispetto alla precedente previsione del 12-14%.