Il metaverso renderà le esperienze digitali sempre più coinvolgenti ed inclusive, ma solleverà preoccupazioni rispetto a privacy e altre possibili forme di danni online. GlobalData ha identificato i trend a livello normativo che potrebbero incidere sul metaverso.
Prima di tutto c’è il discorso della neutralità della rete. La maggior parte dei dati proviene da data center di proprietà e gestiti da Big Tech. Ma con la neutralità di rete, gli operatori di telecomunicazioni e quelli via cavo non possono addebitare ad aziende Big Tech prezzi commerciali e questo ha già determinato uno spostamento dell’equilibrio del potere dagli operatori di telecomunicazioni alle aziende Big Tech, come Google, Amazon, Meta, Microsoft e Alibaba.
La domanda del metaverso, inoltre, aumenterà la larghezza di banda richiesta rispetto al traffico internet attuale e questo, quasi sicuramente, sovraccaricherà le reti di telecomunicazione a meno che non si investa in infrastrutture a banda larga.
L’uso della realtà aumentata, della realtà virtuale e delle pubblicità, poi, sarà parte integrante del metaverso, con conseguente problema della privacy dei dati.
Attualmente sono in fase di sviluppo più versioni del metaverso, incentrate sull’uso consumer o aziendale. Gli sviluppatori del metaverso avranno le proprie politiche di protezione dei dati e preferiranno autoregolamentarsi nei primi giorni di messa online delle loro piattaforme.
Si prevede, comunque, che il metaverso sarà sottoposto a un controllo rigoroso. Ma le norme sulla privacy sono geograficamente frammentate, quindi gli sviluppatori di piattaforme dovranno garantire il rispetto delle leggi locali, ovunque si trovino.