Pfizer ha un nuovo Chief Financial Officer. Si tratta di David Denton, che si unirà all’azienda americana dal 2 maggio prossimo e sostituirà Franck D’Amelio.
Denton arriva dal colosso americano Lowe’s, dove ha ricoperto sempre la carica di CFO, ma è la sua precedente esperienza nel settore sanitario che ha attirato l’attenzione di Pfizer.
In particolare, come CFO di CVS, Denton ha guidato l’acquisizione da parte della società americana per 69 miliardi di dollari del colosso delle assicurazioni sanitarie Aetna e il ruolo strategico svolto in questa operazione è stato anche “strutturare e negoziare i termini e il finanziamento della transazione”, come afferma Pfizer.
Durante il suo incarico in CVS ha anche integrato nella società americana Caremark, una pharmacy benefit manager, con una transizione da 26,5 miliardi di dollari.
Denton, dunque, offre a Pfizer una prospettiva unica su “esigenze dei pazienti, ruolo dei payers e sul panorama sanitario in rapida evoluzione”.
Il fatto che il ruolo di CFO sia ora ricoperto da un esperto di M&A fa ritenere che Pfizer stia pensando proprio a operazioni di questo tipo, soprattutto considerando gli enormi guadagni derivanti dalla vendita di prodotti contro il COVID-19. Un aspetto di cui aveva già parlato il CEO Albert Bourla, facendo riferimento al fatto che l’azienda è interessata sia ad asset in fase avanzata che a innovazione in fase precoce di sviluppo.
Dopo aver raccolto 12,5 miliardi di dollari di ricavi nel Q4 dello scorso anno con Comirnaty, Pfizer dispone oggi di circa 8,93 miliardi di dollari cash, rispetto a 1,83 miliardi di dollari dell’anno precedente.
E secondo gli analisti, la pharma USA avrebbe 175 miliardi di dollari entro la fine del 2022 da utilizzare in attività di M&A. Negli ultimi tempi Pfizer si è concentrata su operazioni minori, come l’acquisto di Arena Pharmaceuticals per 6,7 miliardi di dollari, e, nel 2021, di Trillium Therapeutics per 2,2 miliardi di dollari.
