A pochi mesi dall’approvazione da parte della FDA del primo biosimilare intercambiabile di Viatris, l’azienda americana annuncia che cederà il franchise per 3,335 miliardi di dollari – in contanti ed azioni – all’indiana Biocon Biologics, sussidiaria di Biocon.
La transazione vedrà Biocon entrare in possesso di Semglee, biosimilare dell’insulina Lantus di Sanofi, il primo intercambiabile approvato dalla FDA, che dal suo lancio ufficiale, a novembre, è arrivato a una quota di mercato superiore al 10%.
Oltre a Semglee, Viatris e Biocon sono anche partner della commercializzazione del biosimilare del farmaco antitumorale di Roche Herceptin e di Neulasta, di Amgen, un trattamento per la neutropenia.
L’intero portfolio di biosimilari di Viatris genererà, secondo le stime, un fatturato di 875 milioni di dollari nel 2022 e forse potrebbe arrivare a oltre un miliardo l’anno prossimo.
Per il momento, dall’accordo resta fuori Eylea, che è al centro di controversie sul brevetto.
Al closing dell’operazione, previsto per la seconda metà del 2022, Viatris riceverà due miliardi di dollari in contanti e un miliardo in azioni Biocon Biologics.
Biocon pagherà, poi, 160 milioni di dollari nel 2024 e altri 175 milioni di dollari potrebbero aggiungersi qualora decidesse di far rivalere i suoi diritti su Eylea.
Dopo essersi liberata dei biosimilari, invece, Viatris si concentrerà su diversi brand affermati come Lipitor, Viagra ed EpiPen e su generici e iniettabili.