Novartis, futuro radioso per inclisiran

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Secondo gli analisti di Global Data, Leqvio (inclisiran) di Novartis incasserà 2,5 miliardi di dollari entro il 2027 grazie a una maggior convenienza rispetto ai farmaci concorrenti. Un vantaggio rappresentato da una più agevole modalità di assunzione: due volte all’anno anziché due volte al mese, iniettato sottocute da un medico.

“Nonostante sia necessaria la presenza di un medico, la comodità di somministrazione mette il farmaco in una posizione migliore rispetto ai competitor”, osserva Valentina Gburick, senior director di Global Data nel settore delle malattie cardiovascolari e metaboliche, della salute di genere e dell’oftalmologia.

In considerazione del fatto che molti dei farmaci chiave della pharma svizzera stanno raggiungendo la fine della loro durata brevettuale, tra questi Tasigna contro la leucemia, Lucentis per la cura di malattie oculari e Xolair per la cura dell’asma, Novartis conta molto – oltre che su inclisiran – sul farmaco immunologico Cosentyx, su Kesimpta contro la sclerosi multipla, su Kisqali per il trattamento del cancro della mammella e sulla terapia genica Zolgensma.

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