Altra fumata nera nella vendita della quota dell’Unità dei farmaci di automedicazione detenuta da GlaxoSmithKline nella joint venture con Pfizer. L’azienda britannica ha infatti rifiutato la proposta di 68 miliardi di dollari avanzata da Unilever, ma continuerà a tenere alta l’attenzione su altre offerte per cedere il business.
GSK ha respinto finora tre offerte di Unilever, l’ultima delle quali, da 68 miliardi di dollari, rappresenterebbe un premio del 10% rispetto all’attuale valore dell’unità di GSK e ai possibili risparmi che deriverebbero dall’operazione; un’offerta che gli analisti hanno definito “modesta”.
L’Unità dei farmaci da banco ha generato 13,1 miliardi di dollari di entrate nel 2021 e dovrebbe far registrare una crescita annuale delle vendite tra il 4 e il 6% a medio termine, secondo quanto affermato da GSK.
Per Unilever l’acquisto dell’Unità rappresenterebbe una possibilità interessante; il 45% del franchise di GSK che rientra nelle categorie di igiene orale e vitamine e integratori in cui Unilever ha già una forte presenza. Per questo motivo, secondo Bloomberg, la multinazionale avrebbe parlato con le banche per avere ulteriori finanziamenti ed aumentare l’offerta.