È positivo il segno che Eli Lilly mette alla fine del suo Q2. Una notizia ben accolta dagli investitori, che rende conto di un +10% di espansione dei volumi per la sua Business Unit Pharma e una crescita sui guadagni del 9%. Un bilancio favorevole, nonostante l’azienda si sia trovata spesso a dover fronteggiare problematiche legate ai prezzi dei suoi prodotti. La risposta vincente, in vista della presentazione dei risultati finanziari, è stata quella del lancio di nuovi prodotti. Tra questi Cyramza, il farmaco contro il carcinoma gastrico, Trulicity, prodotto di triplice combinazione – indicato per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito tipo 2,che, nonostante una pressante competizione di mercato con altri prodotti brandizzati e versioni biosmilari, ha aumentato la sua market share – e infine Taltz, un prodotto di nuova generazione per la psoriasi che da aprile (mese del suo lancio) ha generato un guadagno di 19.3 milioni di dollari.
In una dichiarazione alla stampa, il CEO dell’azienda, John Lechleiter, ha affermato che sarà la questione dei prezzi dei farmaci a determinare il futuro del mercato. I produttori, secondo il numero uno di Eli Lilly, non saranno più in grado di adattarsi ai criteri richiesti come fatto finora. Una questione che riguarderà da vicino anche l’azienda di Indianapolis visto che tra il 2007 e il 2014 ha aumentato il prezzo di Humilin (diabete di tipo 2) del 354%.
Ma la questione non sembra preoccupare più di tanto l’azienda né gli azionisti che, a conclusione della presentazione del report finanziario sul Q2, sono stati concordi nell’affermare di riporre molta fiducia nei nuovi prodotti presentati.