Nonostante non sia stata in prima linea nello sviluppo di un vaccino contro il COVID-19, Sanofi vede ancora buone aspettative di crescita in questo campo, puntando a vaccini a mRNA e a quelli contro pneumococco e virus respiratorio sinciziale (RSV). Espandendo le offerte esistenti, lanciando nuovi vaccini e avanzando nella pipeline, la pharma francese prevede, così, di raddoppiare le sue vendite di vaccini entro la fine del decennio dai 5,11 miliardi di euro del 2018.
Sanofi crede che il mercato globale dei vaccini antinfluenzali raddoppierà a oltre 15 miliardi di euro di valore entro il 2030, con i suoi prodotti che fungeranno da “motore chiave di tale espansione del mercato”, come ha affermato Thomas Triomphe, responsabile dei vaccini di Sanofi durante un ‘investor day’ dedicato ai vaccini, che si è tenuto mercoledì 1 dicembre.
In particolare, l’azienda farmaceutica francese mira a lanciare il suo candidato contro RSV, nirsevimab, nel 2023, mentre il vaccino 21-valente contro lo pneumococco è in fase I/II di studio. In caso di successo, quest’ultimo potrebbe entrare in un mercato molto redditizio, attualmente dominato da Prevnar di Pfizer.
Oltre che a questi due prodotti, Sanofi punta anche ai programmi antinfluenzali di nuova generazione, oltre a vaccini contro clamidia e acne; per impolpare la pipeline in questo settore la pharma francese ha recentemente acquisito Ogrimm. Sul fronte dei vaccini a mRNA, Sanofi mira ad ampliare la pipeline grazie all’acquisizione di Translate Bio,. In totale, dunque, l’azienda prevede che le malattie che andranno a contrastare i suoi vaccini rappresenteranno una dimensione totale del mercato di 50 miliardi di euro entro il 2030.