(Reuters) – Roche ha aumentato le sue stime di vendita per il 2021 dopo aver registrato un incremento dell’8% dei ricavi negli ultimi nove mesi. I maggiori incassi sono stati alimentati dalla domanda di test per COVID-19 e dal successo commerciale delle piattaforme diagnostiche e dei farmaci lanciati di recente sul mercato.
Il gruppo farmaceutico svizzero, nei nove mesi terminati a settembre, ha incassato 46,68 miliardi di franchi svizzeri, cifra superiore ai 43,98 miliardi dell’anno scorso, e le vendite della divisione diagnostica sono aumentate del 39%.
“La domanda di test per il coronavirus è rimasta elevata nel terzo trimestre a causa della variante Delta”, afferma il CEO Severin Schwan, sottolineando che ci sono stati anche segnali di ripresa dell’unità farmaceutica a partire dai mesi estivi.
Roche, che aveva segnalato un rallentamento della domanda dei test COVID-19 nella seconda metà dell’anno, ora prevede che le vendite cresceranno con un incremento percentuale a una cifra media con tassi di cambio costanti. Le previsioni precedenti parlavano di un aumento percentuale a una cifra medio-bassa.
La pharma svizzera prevede anche che i nuovi farmaci che verranno lanciati sul mercato – tra i quali ci potrebbe essere anche una molecola contro l’Alzheimer, se verrà approvata dalle autorità statunitensi –contribuiranno a rafforzare le vendite future. Roche dovrà infatti affrontare la crescente concorrenza contro i suoi farmaci più vecchi.
Gli studi su gantenerumab, il candidato al trattamento della Malattia di Alzheimer, dovrebbero essere completati nella seconda metà del prossimo anno.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)