A seguito delle segnalazioni di alcuni casi di miocardite la FDA sta ritardando la decisione riguardo all’autorizzazione all’uso in emergenza del vaccino Moderna per il COVID-19 negli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni.
I funzionari dell’agenzia regolatoria statunitense stanno esaminando approfonditamente il profilo di sicurezza del vaccino. Quattro paesi, Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia, hanno raccomandato di non usare il vaccino Moderna per i soggetti sotto i 30 anni.
Lo stallo regolatorio potrebbe favorire la massiccia adozione del vaccino Pfizer/BioNTech per gli adolescenti USA. Secondo i CDC, più di 12 milioni di persone di età compresa tra 12 e 17 anni, negli Stati Uniti, hanno già ricevuto il vaccino Pfizer.
“Le persone possono essere rassicurate dal fatto che il rischio di miocardite è basso con un vaccino a mRNA”, spiega il chief medical officer di Moderna, Paul Burton, che sottolinea anche come non vi sia alcuna differenza significativa tra i tassi di miocardite registrati nei soggetti tra i 18 e 25 anni vaccinati con Pfizer o Moderna.
In uno studio su 3.700 adolescenti che hanno ricevuto il vaccino Moderna, non si sono registrati casi di miocardite. Sulla base di questi dati, a giugno scorso, la biopharma USA ha avanzato la richiesta alla FDA di estendere l’uso del suo vaccino agli adolescenti.