(Reuters) – Due dosi del vaccino contro il COVID-19 sviluppato da Università di Oxford/AstraZeneca sarebbero efficaci tra l’85 e il 90% contro la malattia sintomatica. A dichiararlo è stato ieri il Public Health England (PHE), sottolineando, però, che non ci sono ancora dati sufficienti per arrivare a informazioni conclusive.
Secondo il PHE, i risultati preliminari sono i primi real world sull’efficacia di due dosi di questo prodotto. Nel rapporto settimanale, pubblicato il 20 maggio, l’ente anglosassone ha analizzato i dati per le persone di età pari o superiore a 65 anni e ha affermato che l’efficacia di due dosi di vaccino AstraZeneca è dell’89% rispetto a chi non si vaccina.
Un dato praticamente sovrapponibile al 90% di efficacia stimata contro la malattia sintomatica per il vaccino Pfizer/BioNTech, a proposito del quale, il PHE ha evidenziato una “piccola riduzione di efficacia” a 10 settimane dopo la prima dose, prima che fosse somministrata la seconda.
Nel Regno Unito, infatti, l’intervallo di tre settimane consigliato dalle aziende americana e tedesca è stato portato a 12 settimane, anche se la stessa Pfizer aveva avvertito che non c’erano prove sufficienti sui benefici tra una dose e l’altra dopo un tempo così lungo. E la scorsa settimana, la Gran Bretagna ha ridotto l’intervallo tra una dose di vaccino Pfizer e l’altra a otto settimane.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)