Dopo aver analizzato i dati di uno studio clinico di fase IIa nel trattamento dell’ictus ischemico acuto, Biogen potrebbe esercitare la sua opzione di acquisto del candidato sviluppato dalla giapponese TMS. I risultati avrebbero convinto Biogen a pagare 18 milioni di dollari per la small molecule potenzialmente in grado di aumentare la finestra temporale in cui i farmaci trombolitici possono essere usati in sicurezza per eliminare i coaguli.
Lo studio di fase IIa ha preso in considerazione 90 pazienti trattati con TMS-007 o placebo, dopo aver presentato sintomi di ictus. Nessun paziente tra quelli trattati con il medicinale ha avuto un’emorragia intracranica sintomatica (sICH), un effetto collaterale che scoraggia l’uso di altri farmaci dopo l’ictus.
Studi precedenti hanno infatti scoperto che l’attuale terapia trombolitica può causare sICH nel 6% dei pazienti che ricevono il trattamento fino a nove ore dopo l’inizio dell’ictus. Le linee guida USA limitano l’uso del farmaco ai pazienti che hanno sviluppato i sintomi nelle ultime 4,5 ore.
I partecipanti allo studio clinico su TMS-007 hanno ricevuto il trombolitico fino a 12 ore dopo l’inizio dei sintomi dell’ictus. Il tempo medio dell’insorgenza dei sintomi era di 9,5 ore e se TMS-007 fosse effettivamente efficace così a lungo dopo l’insorgenza dei sintomi, potrebbe consentire a più pazienti di ricevere un trattamento più efficace. In particolare, poi, il farmaco indurrebbe un significativo miglioramento nella percentuale di pazienti funzionalmente indipendente a 90 giorni. Il 40% dei pazienti che riceveva la terapia, inoltre, non aveva disabilità significativa, rispetto al 18% delle persone del gruppo placebo.