(Reuters) – Novavax ha comunicato lunedì di aver deciso di ritardare di nuovo, e fino al terzo trimestre del 2021, la richiesta di approvazione del suo vaccino anti COVID-19 negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Europa.
“Il rinvio al terzo trimestre 2021 della presentazione dei documenti per l’autorizzazione e quello della produzione del vaccino al quarto trimestre, costituisce un evidente ritardo rispetto alle scadenze previste ed è il segno di notevoli difficoltà di crescita dell’azienda”, ha affermato Kelechi Chikere, analista di Jefferies.
Novavax, a questo punto, non crede di raggiungere il suo obiettivo di produrre 150 milioni di dosi al mese fino al quarto trimestre del 2021, in ritardo rispetto alla sua precedente previsione di ottenere questo risultato nel terzo trimestre di quest’anno.
Tuttavia, durante la conferenza di presentazione dei risultati del primo trimestre, il CEO Stanley Erck ha detto che i principali ostacoli alla produzione del vaccino sono stati superati e che tutti gli impianti di Novavax possono ora produrre il siero anti COVID-19 su scala commerciale.
“Siamo consapevoli di essere in ritardo rispetto a dove pensavamo di essere a questo punto”, ha detto Erck. “Ora però sappiamo che quasi tutte le principali sfide sono state superate e possiamo vedere chiaramente la luce al fine del tunnel”.
Erck ha anche affermato che Novavax ha attualmente in magazzino da 30 a 40 milioni di dosi e le sue fabbriche ne producono sempre di più ogni settimana.
Il prodotto di Novavax non è ancora stato autorizzato in nessun Paese, ma la società ha riportato i dati di fase avanzata di uno studio condotto nel Regno Unito che ha dimostrato che è altamente efficace contro la versione originale del coronavirus e anche contro la variante più recente e più contagiosa scoperta per la prima volta in Gran Bretagna.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)