Dopo l’accordo di febbraio con Amgen, la startup Carmot Therapeutics ha siglato un nuovo accordo per l’utilizzo della tecnologia di identificazione di nuovi farmaci ‘Chemotype Evolution’. A sfruttare la promettente tecnica sarà Genenetech, di Roche. “Firmare questo nuovo accordo di collaborazione è un passo importante che aumenta il valore della nostra società”, ha dichiarato il CEO di Carmot, Stig Hansen.
La molecola “àncora”
La tecnologia sviluppata dall’azienda con sede a San Francisco, in California, parte da una molecola ‘ancora’, che è generalmente un inibitore, un substrato, un co-fattore o un peptide, e da questa crea una libreria di molecole a due componenti. Queste poi vengono analizzate con test su cellule o biochimici per valutare come viene modulata un determinata attività target. L’applicazione di questa tecnologia ha portato già all’identificazione di diverse molecole, tra cui alcune che agiscono sui recettori dell’incretina (GLP-1R e GIP-R) per trattare il diabete di tipo 2, l’obesità e la steatoepatite non alcolica (NASH) e altre che determinano un’interazione proteina-proteina per il trattamento di cancro e infiammazione.
Secondo Carmot, i primi studi di fase 1 sulle molecole che agiscono sui recettori dell’incretina potrebbero partire già dal prossimo anno.