(Reuters) – Biogen ha superato le stime relative ai profitti del Q1, sebbene ci siano preoccupazioni che riguardano aducanumab, il candidato sviluppato dalla pharma statunitense contro l’Alzheimer, che deve ancora essere approvato. Biogen non ha fornito dettagli sui colloqui in corso con la FDA che riguardano le indicazioni del prodotto. Secondo gli analisti si tratta comunque di un processo normativo più lento del solito.
Aducanumab, che, una volta approvato, potrebbe diventare rapidamente un blockbuster, sta affrontando un processo regolatorio caratterizzato da stop and go, con una prima bocciatura in fase di sperimentazione e una successiva ripresa degli studi alla luce di alcune evidenza emerse. La FDA dovrebbe comunque decidere entro il 7 giugno prossimo.
Biogen è sotto pressione anche su altri fronti: Tecfidera, il suo farmaco cardine contro la sclerosi multipla, sta infatti affrontando la crescente concorrenza di farmaci più economici e questo rende ancora più decisiva l’approvazione di aducanumab. Nel primo trimestre del 2021 le sue vendite si sono più che dimezzate, attestandosi a 479,3 milioni di dollari.
La biotech USA sta anche affrontando la concorrenza ai danni di Spinraza, farmaco per la cura dell’atrofia muscolare spinale e prodotto fondamentale del portfolio aziendale.
“Se aducanumab non dovesse ottenere l’approvazione nel giugno 2021, Biogen sarebbe scoperta, senza un piano di emergenza per il suo portafoglio di prodotti” ha detto l’analista di Wedbush, Laura Chico.
Di contro Biogen ha ribadito che le sue previsioni per il 2021 includono anche le vendite di aducanumab e ha affermato che 600 centri specializzati sono pronti a curare i pazienti con questo farmaco.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)