(Reuters) – Distribuendo le risorse necessarie in modo equo, il mondo potrà riuscire, nei prossimi mesi, a tenere sotto controllo la pandemia di COVID-19. A esserne convinto è il numero uno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che ha però anche espresso preoccupazioni per il “tasso allarmante” con cui il COVID-19 si sta diffondendo tra i giovani di età compresa tra 25 e 59 anni in tutto il mondo, probabilmente a causa delle nuove varianti del virus, molto più contagiose. “Ci sono voluti nove mesi per raggiungere un milione di morti, quattro mesi per raggiungere due milioni e tre mesi per raggiungere tre milioni”, ha sottolineato il direttore generale dell’OMS.
Ghebreyesus è intervenuto a un incontro virtuale, al quale ha partecipato anche l’attivista contro il cambiamento climatico, Greta Thunberg, che ha parlato di “nazionalismo dei vaccini” e ha spiegato come non sia etico che i paesi ricchi diano la priorità ai loro giovani rispetto ai gruppi vulnerabili dei paesi in via di sviluppo.
Secondo Thunberg, infatti, mentre una persona su quattro nei paesi ad alto reddito è stata vaccinata contro il COVID-19, solo una su più di 500, nei paesi più poveri, ha ricevuto il vaccino. “L’unica cosa eticamente giusta da fare è dare priorità alle persone vulnerabili, sia che vivano nei paesi ad alto reddito sia che vivano in quelli a basso reddito”, ha spiegato l’attivista svedese.
Thunberg ha anche tracciato un collegamento diretto tra la pandemia e la distruzione ambientale, che “ha reso molto più facile per i virus pericolosi passare dagli animali all’uomo. La scienza mostra che sperimenteremo pandemie sempre più frequenti e devastanti a meno che non cambieremo i nostri modi di trattare la natura”.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)