Pharma: trial clinici, usare dati sintetici per risparmiare su tempi e costi

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I dati sintetici, basati su set di dati dal real world e usati per prevedere con precisione il “profilo del paziente”, dovrebbero essere introdotti nelle sperimentazioni cliniche per creare ‘coorti virtuali’, in modo da dare la possibilità alle aziende di ridurre il numero di persone comprese, per esempio, nel gruppo placebo di sperimentazione. A consigliarlo è un report delle società Phesi e Accenture.

Il rapporto è il primo di una serie che valuta l’uso di dati sintetici nello sviluppo clinico. In particolare, nel report vengono descritti due casi in cui sono usati dati sintetici all’interno di trial in oncologia e gastroenterologia. In oncologia, le sperimentazioni possono essere costose e richiedere molto tempo, con costi medi, per uno studio senza il braccio di controllo, che possono arrivare a 2,77 miliardi di dollari. Inoltre, il reclutamento dei pazienti può essere un problema e questo porta a ritardare l’arrivo dei trattamenti sul mercato.

Secondo il report, invece, i dati sintetici potrebbero aiutare a superare alcuni di questi problemi, riducendo il numero di pazienti ed eliminando il braccio placebo o il gruppo trattato con un farmaco competitor, per accelerare il trial. Inoltre, nel caso per esempio della colite ulcerosa, i dati sintetici del paziente potrebbero essere usati per sintetizzare le caratteristiche di base del paziente, al fine di ‘ottimizzare’ il disegno del protocollo.

“Molte persone evitano i trial per la preoccupazione di ricevere il placebo”, ha affermato Boris Bogdan, CEO di Accenture, secondo il quale “i dati sintetici riducono al minimo la necessità del placebo e accelerano il processo di sviluppo”.

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