Risultati non soddisfacenti e mancanza di dati hanno decretato la volontà da parte di AbbVie di chiudere la collaborazione con Infinity Pharmaceuticals, relativa allo studio di un farmaco per la cura dei tumori del sangue (duvelisib). Porte chiuse dalla Big Pharma anche sull’intero settore biotech.
La decisione è arrivata a distanza di due settimane dai risultati scoraggianti emersi dallo studio sui linfomi non Hodgkin del sottogruppo indolente che ,oltre a non aver raggiunto l’endpoint primario, avevano causato il crollo delle azioni del gruppo e il licenaziamento di un quinto dello staff.
AbbVie aveva avviato la collaborazione con Infinity Pharmaceuticals nel 2014 con un accordo di circa 895 milioni di dollari che comprendeva lo sviluppo e la commercializzazione per AbbVie di Duvelisib, un inibitore PI3k-delta/gamma ad uso orale.
Parallelamente i due gruppi lavoravano anche ad uno studio di fase 2 per la combinazione di questo inibitore con Venetoclax, una molecola per il trattamento della leucemia linfatica cronica e di altri tumori del sangue. In un comunicato entrambe le aziende hanno spiegato che, nonostante una ristrutturazione interna degli staff, “non esistono al momento condizioni finanziarie e di business che permettano di portare avanti la collaborazione”.
Infinity, da parte sua, riprenderà a livello mondiale i diritti di Duvelisib ma dovrà affrontare la difficile strada della sua commercializzazione.
I commenti
“La parterhsip con AbbVie – ha spiegato Infinity Pharmaceuticals per voce del suo presidente e CEO, Adelene Perkins – è stata importante per lo sviluppo dell’inibitore con studi clinici sui linfomi indolenti non-Hodgkin e sulle leucemia croniche del sistema linfatico. I dati hanno dimostrato l’attività clinica di questo inibitore che ha anche un buon profilo di sicurezza. Crediamo che possa avere un ruolo importante nel futuro per la cura di questi pazienti affetti da tumori del sangue maligni e in particolare per quelli refrattari alle cure esistenti. Stiamo studiando opzioni ulteriori che ci possano condurre allo stadio di approvazione regolatoria per la sua successiva immissione in commercio” .
Duvelisib non è l’unico prodotto che Infinity ha nella sua pipeline; sono infatti 7 gli studi in corso, uno dei quali per l’IPI-549 contro i tumori solidi. Tuttavia la biotech non è nuova a scenari come quello della collaborazione con AbbVie. Gli ultimi risalgono al 2012 quando si trovò costretta a chiudere il programma per lo sviluppo di un altro inibitore(Saridegib) e al 2009 con il fallimento dello studio di fase III Ring, per problemi gravi in termini di sicurezza relativi al suo farmaco contro il cancro allo stomaco.