Gilead Sciences e Vir Biotechnology hanno stretto un accordo di collaborazione per valutare nuove strategie di combinazione terapeutica e sviluppare una “cura funzionale” contro il virus dell’epatite B cronica (HBV).
Nell’ambito dell’accordo, le due aziende prevedono di lanciare uno studio di Fase II per valutare terapie combinate per la cura di diverse categorie di pazienti con HBV.
Questo studio valuterà una serie di combinazioni riguardanti selgantolimod, l’agonista sperimentale TLR-8 di Gilead, il candidato VIR-2218 siRNA di Vir e un antagonista PD-1 già in commercio.
Ai partecipanti allo studio, che hanno precedentemente ricevuto un trattamento contro l’HBV, potrà essere somministrato anche Vemlidy di Gilead (tenofovir alafenamide fumarato, TAF).
Le due società manterranno i pieni diritti sui loro singoli prodotti e discuteranno il “potenziale percorso in avanti” per studi futuri, basandosi sui risultati di questo studio di Fase II.
L’obiettivo clinico principale di questo primo studio di combinazione è rappresentato dal numero di pazienti che otterranno una cura funzionale definita dalla negativizzazione dell’antigene di superficie dell’epatite B (HBsAg) e dell’HBV DNA dal siero.
“Gilead ha un impegno ventennale nei confronti delle persone affette da epatite B e abbiamo lavorato instancabilmente per portare avanti nuovi trattamenti con l’obiettivo di contribuire a migliorare le loro vite”, dice Anuj Gaggar, vicepresidente della Ricerca clinica e Virologia di Gilead.“Riteniamo che selgantolimod e VIR-2218 abbiano il potenziale per essere le terapie migliori e potrebbero fornire un nuovo avvincente approccio di combinazione per una cura funzionale contro l’HBV”.