Assogenerici – l’associazione che rappresenta i produttori di farmaci equivalenti e biosimilari – interviene sulle recenti misure prese dal Governo in tema di spesa sanitaria.”Dopo mesi in cui Assogenerici chiede di poter esporre le sue proposte per la governance dell’assistenza farmaceutica, siamo di fronte all’ennesimo provvedimento deciso in urgenza dal Consiglio dei Ministri, non tenendo in nessuna considerazione neppure i lavori del Tavolo della farmaceutica riavviato da più di un anno presso il Ministero dello Sviluppo economico” dice Enrique Häusermann, presidente di Assogenerici.
La contestazione di Assogenerici non è diretta alla prerogativa del Governo di assumere decisioni in materia, ma al confronto con le parti interessate che avviene solo a cose fatte. “Ma c’è un aspetto ancora più grave” prosegue Häusermann: “Si prospetta ancora una volta una soluzione per i guasti prodotti dal sistema del pay-back in passato, ma non si mette mano a un nuovo sistema, malgrado tutti gli indicatori più affidabili, a cominciare dai dati OSMED presentati l’altro ieri, mostrino senza possibilità di equivoci che ormai stanno agendo fattori, quali l’arrivo di un numero sempre maggiore di innovazioni farmacologiche, che rendono impossibile proseguire con lo schema attuale”.
Stabilità al settore
Per Assogenerici la governance della spesa farmaceutica manca soprattutto di meccanismi lineari, un assetto che dia stabilità al settore in proiezione e quella chiarezza delle procedure che è la base per evitare il sorgere di contenziosi inutili.”È venuto il momento di arrestare la rincorsa alle emergenze e di aprire una consultazione serrata e con tempi certi per mettere mano a una vera riforma non solo dei meccanismi di spesa, ma dell’assistenza farmaceutica nel suo complesso. “Abbiamo delle proposte concrete e altre ne verranno senz’altro dal confronto tra il comparto, le Regioni e lo Stato: se c’è la volontà politica è possibile costruire in tempi brevi un assetto diverso e migliore” conclude il presidente di Assogenerici.