(Reuters Health) – Biogen si sta concentrando sul potenziale lancio di aducanumab come terapia nella malattia di Alzheimer. E per questa operazione sta “sottraendo” risorse finanziarie al blockbuster Tecfidera, insidiato dai biosimilari.
“Stiamo allocando alcune risorse da Tecfidera per supportare il lancio del nuovo farmaco per la sclerosi multipla Vumerity, così come di aducanumab”, ha detto il CEO Michel Vounatsos, a margine della comunicazione dei dati del Q3.
Il mese prossimo la FDA deciderà se dare o meno il via libero a quello che potrebbe essere il primo trattamento messo a punto per ritardare la progressione della malattia di Alzheimer.
Biogen ha presentato richiesta di revisione del farmaco anche in Europa e si appresta a farlo in Giappone.
La biotech USA è convinta che il trattamento sarà approvato, nonostante uno studio clinico non abbia centrato l’obiettivo principale.
Per Tecfidera, invece, Biogen si aspetta che le vendite nel prossimo trimestre scenderanno del 15%, arrivando a 953 milioni di dollari. Nel 2019 il farmaco ha generato vendite per 4,3 miliardi di dollari.
Nel Q3 i ricavi totali dell’azienda biotech sono scesi del 6,2%, a 3,38 miliardi di dollari. Biogen si aspetta un utile rettificato per l’anno, per azione, di 32,50 – 33,50 dollari rispetto alla precedente stima di 34-36 dollari.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)