(Reuters Health) – Roche conferma le sue previsioni sugli utili per l’intero anno, anche se le vendite nel Q2 sono scese di quasi il 10%, sia a causa dell’aumento del franco svizzero, sia della riduzione del numero di pazienti che si sono recati a visite e controlli medici nel periodo del lockdown.
Le azioni della pharma di Basilea sono scese dell’1,8%, mentre le vendite del secondo trimestre – diminuite del 9,6% – si sono attestate a 14,1 miliardi di franchi svizzeri. Le entrate sono diminuite del 4% e l’utile del primo semestre è sceso a 8,5 miliardi di franchi svizzeri.
Per quanto riguarda i farmaci di punta – Ocrevus contro la sclerosi multipla, Hemlibra per il trattamento dell’emofilia, Lucentis per la degenerazione maculare e il farmaco oncologico Rituxan – tutti hanno subito un duro colpo, poiché “la pandemia causata dal nuovo Coronavirus continua a rappresentare un’enorme sfida in tutto il mondo”, sottolinea il CEO Severin Schwan.
Il farmaco contro l’artrite Actemra ha invece continuato a incassare perché è stato utilizzato come terapia contro le gravi reazioni del sistema immunitario provocate dal COVID-19. Le entrate generate da Actemra sono aumentate del 36%, arrivando a 1,5 miliardi di franchi.
Complessivamente il business farmaceutico ha generato 23,3 miliardi di franchi.
Nell’ambito della diagnostica, a fronte della buona performance di quella dedicata al COVID-19, Roche ha registrato un calo significativo della domanda dei test di routine, sempre a causa del rallentamento dell’attività clinica e ambulatoriale degli ospedali. Il business della diagnostica ha generato entrate per 6,1 miliardi di franchi svizzeri.
Fonte. Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)