Meno di due mesi dopo l’acquisizione di Allergan da parte AbbVie, il suo ultimo timoniere, Brent Saunders, sale a bordo, come direttore indipendente, di una giovane biotech, BridgeBio Pharma.
Saunders dovrà condurre BridgeBio alla commercializzazione dei suoi primi farmaci.
Ma la biotech USA confida anche nella capacità del manager di essere un “dealmaker”, capace di portare a termine grandi fusioni e acquisizioni.
Prima dell’acquisizione da 63 miliardi di dollari da parte di AbbVie, Saunders aveva progettato l’acquisizione di Allergan con la sua Actavis nel 2015. Il manager si era unito ad Actavis tramite l’acquisizione di Forest Laboratories, di cui era stato presidente e CEO.
In Allergan Saunders ha lanciato sul mercato 15 prodotti e ha ottenuto una crescita dei ricavi del 9,4%.
Il più importante candidato di BridgeBio è BBP-265 (AG10), attualmente in fase di sviluppo clinico di fase 3 da parte della sua controllata Eidos Therapeutics. Si tratta di un farmaco destinato alla cura di una rara cardiopatia, la cardiomiopatia amiloidotica correlata alla transtiretina (ATTR-CM)
Il farmaco potrebbe diventare un rivale di Vyndaqel (tafamidis), prodotto da Pfizer e potenziale blockbuster.
Nel portfolio di farmaci per la cura di malattie genetiche di BridgeBio figura anche infigratinib. Si tratta di un inibitore della FGFR che la controllata QED Therapeutics sta testando.