(Reuters Health) – AstraZeneca ha raddoppiato la sua capacità produttiva del potenziale vaccino contro il Coronavirus a due miliardi di dosi. E con due accordi siglati con il gruppo CEPI e con l’alleanza per i vaccini GAVI, sostenuti dall’OMS, punta a inviare fino a 300 milioni di dosi di vaccino nei paesi a basso e medio reddito.
Non è ancora chiaro, in realtà, se il vaccino, sviluppato dall’Università di Oxford, dall’italiana Advent-Irbm di Pomezia e dato in licenza ad AstraZeneca, funzionerà nel prevenire l’infezione da nuovo coronavirus, ma il prodotto è uno dei pochi a essere supportato dalla task force COVID degli USA.
Il mese scorso, la Casa Bianca si è assicurata 300 milioni delle prime dosi del potenziale vaccino, AZD1222, in un accordo che ha impegnato oltre un miliardo di dollari a sostegno di test e produzione, mentre la Gran Bretagna aveva precedentemente prenotato 100 milioni di dosi.
L’azienda inglese ha anche stretto un accordo con il più grande produttore di vaccini al mondo, Serum Institute of India, per fornire un miliardo di dosi per i paesi a basso e medio reddito. Restano dunque ad AstraZeneca altri 300 milioni di dosi, rispetto alla capacità di produzione pianificata, che devono ancora essere destinate.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)