Un mercato da 119 milioni di euro all’anno. È questo l’aspetto più sorprendente del segmento dei farmaci di automedicazione per bruciore e acidità di stomaco. Un segmento che negli ultimi dodici mesi ha registrato un aumento del 9% nei valori e del 3% nel numero di confezioni vendute. Valori positivi su cui ha inciso soprattutto l’immissione di nuovi prodotti. A delineare questo trend è stata Ims Health, che ha pubblicato i dati della ricerca sul sito di Federfarma.
Il quadro del settore
I farmaci di automedicazione rappresentano quasi i due terzi del comparto (65,1%), con l’altro terzo coperto dagli integratori (34,8%), che rappresentano la parte più dinamica del segmento, perché da marzo 2015 a marzo 2016 hanno segnato un incremento del fatturato di poco superiore al 18%. Bene anche gli Otc o farmaci da banco, anche se a livelli piu’ bassi (+4,4%). A registrare la crescita piu’ alta (+86% fatturato, pari a oltre 8 milioni di euro) sono stati i prodotti nuovi, presenti sul mercato da non piu’ di due anni, mentre piu’ vecchi sono cresciuti di 1,3 milioni di euro. L’innovazione, rileva l’indagine, spiega anche l’elevato prezzo medio che caratterizza il segmento: 6-7 euro per i farmaci di autocura, 10 euro per gli integratori