COVID-19: studio NIH, remdesivir efficace nei pazienti sotto ossigeno

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(Reuters Health) – Nello studio condotto dal National Institute of Health (NIH) degli USA remdesivir, l’antivirale di Gilead in sperimentazione nel trattamento del COVID-19, ha mostrato il massimo beneficio nei pazienti che hanno bisogno di ossigeno, ma che non richiedono ventilazione meccanica. I dati sono stati pubblicati dal New England Journal of Medicine.

I risultati evidenziano che il tempo di recupero dei pazienti trattati con remdesivir si è ridotto a quattro giorni, o del 31%, rispetto ai pazienti che assumevano placebo.

Il maggior beneficio è stato riscontrato nei pazienti che avevano bisogno di ossigeno ma che non erano in ventilazione meccanica. I dati sono simili ai primi risultati che il NIH ha pubblicato il mese scorso.

Secondo i ricercatori coinvolti nella sperimentazione, con remdesivir muore il 7% dei pazienti trattati, contro il 12% del gruppo placebo, una differenza che non sarebbe, però, statisticamente significativa.

“I nostri risultati evidenziano la necessità di identificare precocemente i casi di COVID-19 e trattarli con l’antivirale prima che la malattia polmonare progredisca fino alla necessità di usare ventilazione meccanica”, hanno scritto i ricercatori, secondo i quali, data l’elevata mortalità registrata, è probabile che il farmaco sarebbe più efficace in combinazione con altri trattamenti.

Intanto Gilead ha dichiarato di essere in attesa dei risultati del suo studio su remdesivir sui pazienti con COVID-19 moderato alla fine di questo mese; trial che dirà anche se il trattamento ha maggiori benefici in combinazione terapeutica

Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)

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