(Reuters Health) – Grazie all’aumento delle vendite di Shigrix e alla forte domanda di antidolorifici e farmaci per l’apparato respiratorio durante la pandemia, GlaxoSmithKline chiude il Q1 2020 con profitti che superano le attese.
Il fatturato della pharma britannica è cresciuto del 19% rispetto al Q1 di un anno fa, arrivando a 11,26 miliardi di dollari nel Q1, con le vendite del vaccino contro l’Herpes zoster che hanno superato le aspettative del 23%. La crescita del prodotto, però, non è inarrestabile, dal momento che la capacità dei siti produttivi attualmente usati sta per esaurirsi e questi non possono essere ampliati prima del 2024.
Le vendite dei prodotti di automedicazione sono aumentate del 44%, arrivando a 3,55 miliardi di dollari e superando così le previsioni degli analisti attestate a 3,48 miliardi di dollari. Anche i farmaci per l’apparato respiratorio e per l’HIV hanno fatto registrare una crescita, con vendite di circa un miliardo di dollari per i farmaci respiratori e di 1,5 miliardi per i farmaci per l’HIV.
Questa spinta, però, potrebbe non durare a lungo. Secondo quanto affermato dalla CEO Emma Walmsley, gli effetti della pandemia potrebbero farsi sentire adesso nell’ambito della supply chain e con restrizioni nella conduzione di trial clinici.
GSK ha stretto anche un accordo con Sanofi per mettere a punto un vaccino contro il nuovo coronavirus, ma Walmsley ha sottolineato che non ci saranno prodotti ampiamente disponibili prima della seconda metà dell’anno prossimo.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)