(Reuters Health) – La pandemia da Coronavirus potrebbe portare al collasso la sanità e l’economia del continente africano. Il grido di allarme arriva, oltre che dai leader dei Paesi dell’Africa, dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario Internazionale.
In occasione della conferenza “Mobilizing with Africa”, che si è tenuta online venerdì scorso, Kristalina Georgieva, direttrice del FMI, ha dichiarato a ministri e funzionari delle Nazioni Unite che il continente africano non ha le risorse e la capacità di assistenza sanitaria per far fronte alla crisi e che ha bisogno di almeno 114 miliardi di dollari per coprire le esigenze urgenti. Una parte è stata già stanziata grazie al sostegno di creditori bilaterali, multilaterali e privati.
Secondo i dati forniti da FMI e Banca Mondiale, i creditori ufficiali hanno movimentato 57 miliardi di dollari a sostegno dell’emergenza per l’Africa solo per il 2020, compresi 18 miliardi di dollari stanziati da FMI e altri 18 miliardi messi dalla Banca Mondiale. Ciononostante, c’è ancora un divario di 44 miliardi di dollari che potrebbe restare elevato anche nel 2021.
La diffusa mancanza di servizi igienico-sanitari e un’ampia parte della popolazione con problemi medici pre-esistenti potrebbero essere alla base di una diffusione più ampia e letale del virus.
E i costi potrebbero salire in modo esponenziale se il problema sanitario dovesse durare a lungo, con una ripresa economica conseguentemente più lenta e meno solida.
Il presidente della Banca Mondiale, David Malpass, ha dichiarato che l’istituzione ha già fornito sostegno in emergenza a 30 paesi dell’Africa e dei 160 miliardi di dollari in finanziamenti d’emergenza che la Banca Mondiale prevede di fornire nei prossimi 15 mesi, 55 miliardi di dollari andranno al continente africano.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)