Con un mercato in espansione, che secondo le stime nel 2025 arriverà a 1,8 miliardi di dollari dagli attuali 1,1 miliardi, GlaxoSmithKline (GSK), con il nuovo vaccino contro il meningococco B, Bexsero, potrebbe superare il leader del settore, Sanofi.
L’ipotesi è stata avanzata da un’analisi di GlobalData, secondo la quale le vendite del nuovo vaccino arriveranno a 570 milioni di dollari in 10 anni.
Si rinforza la pipeline
GSK, inoltre, lancerà un altro vaccino, MenABCWY, attualmente in fase II di sperimentazione, che potrebbe portare a un cambio nei programmi di vaccinazione. E nel frattempo è sul mercato con Bexsero e Menveo, che hanno fatto guadagnare all’azienda inglese, lo scorso anno, rispettivamente 167 e 232 milioni di dollari,. Fatturati raggiunti anche grazie all’accordo con il governo britannico per far rientrare il vaccino nei programmi nazionali di immunizzazione, con la somministrazione ai bambini di due, quattro e 12-13 mesi.
La domanda delle dosi è stata così alta che all’inizio di quest’anno l’azienda inglese si è trovata a corto di scorte.
La concorrenza
Menactra di Sanofi non sta a guardare, visto che le sue vendite sono cresciute del 18,2%, raggiungendo i 563 milioni di euro (639 milioni di dollari). E non va dimenticato Trumenba, il vaccino contro il meningococco B di Pfizer, che secondo le prime stime potrebbe far guadagnare all’azienda americana circa 225 milioni di dollari nel 2019.