PillCam SB3 è la più recente versione della capsula endoscopica monouso destinata all’intestino tenue, è prodotta da Given Imaging, società di proprietà di Medtronic.
PillCam Software v9.0 costituisce la versione più aggiornata del software di elaborazione, revisione e refertazione del video che si ottiene dalle immagini riprese dalla capsula durante il suo percorso lungo il tubo digerente. Rispetto alle precedenti generazioni del sistema, entrambi i prodotti presentano rilevanti innovazioni tecnologiche.
In Italia l’utilizzo della capsula endoscopica risulta ancora in controtendenza rispetto agli standard degli altri principali paesi europei: in Francia ad esempio si stimano 25.000 casi all’anno, contro i circa 7.500 nel nostro Paese.
Dati che risultano in controtendenza anche rispetto ai quasi 20 anni dall’introduzione in Italia dell’enteroscopia con capsula per lo studio del piccolo intestino, che risale al 2001. Ancora non c’è una normativa uniforme – in alcune regioni è riconosciuta e tariffata come procedura ambulatoriale, in altre richiede un ricovero ospedaliero – e di indicazioni precise sulle modalità pratiche di esecuzione. Ogni Centro, basandosi sulle evidenze scientifiche via via pubblicate, ha sviluppato i propri protocolli d’esame.
In assenza di una normativa nazionale uniforme sulla rimborsabilità della videocapsula, in alcune regioni essa è tariffata come procedura ambulatoriale, in altre, invece, richiede un ricovero ospedaliero.
Nel 2017, tuttavia, la metodica era stata inserita nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), permettendo così una teorica tariffazione omogenea su tutto il territorio nazionale. Ad oggi, questo non è avvenuto.
Le Regioni che, in diversa misura, rimborsano l’esame con videocapsula come procedura ambulatoriale sono il Friuli-Venezia Giulia, la Lombardia, il Veneto, l’Emilia-Romagna, la Basilicata, le Marche, il Piemonte, il Trentino Alto-Adige, la Val d’Aosta e l’Umbria e la Puglia.