GlaxoSmithKline sta avanzando in uno studio di fase 3 su un nuovo antibiotico. La società con sede a Londra è una delle ultime case farmaceutiche che lavora ancora su questa categoria di farmaci. Ora sta valutando nello studio di fase 3 una nuova classe chimica di antibiotici con un meccanismo d’azione “diverso da qualsiasi altro antibiotico attualmente approvato”.
Il farmaco, noto come gepotidacina, fa parte della classe ‘triazaacenaphthylene bacterial topoisomerase inhibitors’ ed è sottoposto a test di fase avanzata in pazienti con infezione non complicata del tratto urinario (uUTI), e con gonorrea urogenitale (GC).
La gepotidacina nasce grazie a una partnership pubblico-privato tra GSK e due istituzioni statunitensi: la Biomedical Advanced Research and Development Authority e la Defense Threat Reduction Agency. Questa collaborazione è nata nel 2013. GSK lavora sul farmaco dal 2007.
“Visto il crescente tasso di resistenza ai farmaci antibiotici e il meccanismo d’azione unico della gepotidacina, riteniamo che questo farmaco abbia il potenziale per trasformare il panorama terapeutico per i pazienti con infezioni del tratto urinario e gonorrea urogenitale che attualmente hanno opzioni terapeutiche limitate”, osserva Hal Barron, direttore scientifico e presidente di Ricerca e Sviluppo presso GSK.
La prima tranche di studio (EAGLE-1) confronterà la gepotidacina con ceftriaxone più l’azitromicina in circa 600 pazienti con gonorrea urogenitale, mentre il secondo studio (EAGLE-2) confronterà la gepotidacina con la nitrofurantoina, un antibiotico di prima linea autorizzato, in un numero doppio di pazienti affetti da infezione non complicata per tratto urinario. Il primo set di dati arriverà “alla fine del 2021”, fa sapere GSK.