Da oggi anche in Italia i pazienti affetti da artrite psoriasica potranno avvalersi della terapia con Taltz (ixekizumab), che ha ottenuto la rimborsabilità a carico del Servizio Sanitario Nazionale per questa nuova indicazione. Già approvato per il trattamento della psoriasi, ixekizumab è un anticorpo monoclonale che si è dimostrato efficace sui sintomi articolari e cutanei, ‘attivi’ nell’artrite psoriasica, patologia che colpisce circa il 30% di chi già soffre di psoriasi.
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale arriva pochi mesi dopo la diffusione dei risultati dello studio SPIRIT-H2H che ha dimostrato una maggiore efficacia di ixekizumab rispetto ad adalimumab nel miglioramento dei segni e dei sintomi articolari e cutanei in pazienti affetti da artrite psoriasica, dopo 24 settimane di trattamento.
“L’artrite psoriasica è una forma di enteso-artrite molto eterogenea, caratterizzata da uno stato infiammatorio progressivo a carico delle articolazioni e delle giunzioni osteotendinee e da manifestazioni psoriasiche a livello cutaneo, con un notevole impatto funzionale e psicologico sul paziente. Ancor oggi rappresenta una considerevole sfida diagnostica e terapeutica per il reumatologo” afferma Luigi Sinigaglia, Presidente della Società Italiana di Reumatologia (SIR). “La manifestazione congiunta dei sintomi articolari e cutanei rende ancora più necessario per i pazienti avere a disposizione un unico trattamento in grado di agire su entrambe le componenti della patologia. Ixekizumab, oltre a confermare il profilo di tollerabilità e sicurezza è in grado di migliorare la malattia cutanea e si è dimostrato capace di inibire la progressione di malattia, agendo contemporaneamente sul dolore delle persone affette da questa patologia”.