Dopo essere rientrato da un ‘tour d’ascolto’, durante il quale è passato da uno stabilimento all’altro di Sanofi, il nuovo CEO Paul Hudson dà appuntamento agli investitori a dicembre per discutere della nuova strategia che metterà in atto per far crescere la pharma e che studierà nei prossimi due mesi.
Rispetto all’area diabete, Hudson ha dichiarato che si tratta di una patologia in aumento e dai problemi enormi, sia dal punto di vista della salute pubblica che da quello dei costi sanitari. In questo campo Sanofi è protagonista con le insuline, mentre per quanto riguarda i trattamenti di nuova degenerazione a far ipotizzare la a direzione che Hudson vuole dare c’è la recente decisione dell’azienda francese di sfilarsi dall’accordo con Lexicon Pharmaceuticals sullo sviluppo del farmaco SGLT 1 / 2 sotagliflozin.
Secondo il nuovo CEO la ricerca dovrebbe concentrarsi sulla scienza che può cambiare la pratica clinica, con nuovi trattamenti che siano i primi nella loro classe e possibilmente i migliori. Sulla base di queste affermazioni, dunque, Sanifi potrebbe abbandonare molti dei programmi in corso, mentre presumibilmente andrà a valorizzare il candidato antitumorale CD38, che il CEO ha ‘riscoperto’ parlando con i ricercatori.
Hudson punterà forte sulla vocazione digitale dell’azienda. La filosofia sarà quella di stringere grandi partnership con i giganti delle tecnologie, come la stessa Sanofi ha già fatto con Verily, l’azienda focalizzata sulla salute che era di Google, o come fatto Novartis con Microsoft. E nella rivoluzione digitale ci sarà sempre più spazio per i pazienti.