(Reuters Health) – Finalmente una buona notizia nel campo della ricerca per la cura dell’Alzheimer. Viene dalla Slovacchia, dove il candidato della pharma Axon Neuroscience, AADvac1, avrebbe determinato un rallentamento del deterioramento neurologico nei pazienti rispetto al placebo.
A evidenziarlo è stato un trial clinico di fase II. L’azienda slovacca è ora alla ricerca di un partner facoltoso per avviare la sperimentazione di fase III.
I quasi 200 partecipanti allo studio di Axoon, arruolati in otto paesi europei, hanno tra i 50 e gli 85 anni e avevano mostrato segnali precoci della malattia.
Tra i pazienti più giovani, una serie di valutazioni delle capacità cognitive tra cui memoria, orientamento ed esecuzione delle attività quotidiane, ha dato esiti positivi.
Inoltre un esame del sangue che misura la neurodegenerazione, Neurofilament Light Chain (Nfl), ha indicato un “marcato rallentamento” del deterioramento in tutte le fasce di età.
AADvac1 è stato messo a punto per impedire alle proteine tau malformate di diffondersi e aderire nel cervello dei pazienti con Alzheimer, evitando così la formazione degli accumuli che interrompono le connessioni tra le cellule nervose.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health industry)