(Reuters Health) – Il Comitato per i medicinali ad uso umano (CHMP) dell’EMA ha espresso parere favorevole all’approvazione del trattamento anti epatite C messo a punto da Gilead, che prevede la combinazione di velpatasvir e sofosbuvir e che si trova al centro di una ‘guerra di brevetto’ tra Gilead e Merck.
Motivo del contendere è il principio attivo Sofosbuvir, utilizzato sia da Merck che da Gilead per la produzione di Sovaldi, il suo blockbuster per il trattamento dell’epatite C.
Obiettivo di Merck è quello di dominare il mercato dei farmaci di nuova generazione anti epatite C, che di fatto sono in grado di curare più del 90% dei pazienti. Lo stesso panel di esperti, infatti, nella stessa giornata di venerdì 27 maggio ha raccomandato l’approvazione della terapia combinata a base di elbasvir e grazoprevir, messa a punto da Merck, sempre per il trattamento dell’infezione virale al fegato.
Tuttavia, secondo l’EMA, il prodotto Gilead è in grado di colpire 6 genotipi di virus, quattro in più rispetto ai due di quello Merck.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)