A tre mesi dall’ok FDA per Dovato, e con nuovi dati sull’efficacia freschi di pubblicazione, la combo per il trattamento delle infezioni da HIV di GlaxoSmithKline e della sua unità specializzata in HIV, ViiV Healthcare, non sembra ancora poter contrastare il mercato di Gilead e della sua formulazione a tre, Biktarvy. Ma la battaglia si sta facendo interessante.
I dati dello studio Tango hanno dimostrato che le persone con soppressione virale possono passare dai regimi a tre farmaci contenenti tenofovir a Dovato, riducendo così il numero di farmaci da assumere. E questo è un aspetto a vantaggio di GSK.
Tuttavia, restano i dubbi sull’efficacia a lungo termine della combo a due, poiché questa utilizza solo un analogo nucleosidico che impedisce all’HIV di replicarsi, piuttosto che i due tradizionali. Con l’obiettivo di avere altre evidenze positive, ViiV Healthcare proseguirà lo studio Tango e continuerà a seguire i pazienti e confrontare i carichi virali fino alla settimana 144.
In un recente sondaggio condotto da Credit Suisse il regime a tre farmaci di Gilead, Biktarvy, si è rivelato la terapia preferita sia dai pazienti di nuova diagnosi, sia da quelli che cambiavano terapia.
Gilead, insomma, resta ancora saldamente in testa. E, secondo gli analisti, le quote di mercato tra ViiV e Gilead si sono rivelate “molto stabili” nel secondo trimestre.
Attualmente Gilead detiene la maggioranza, il 73%, mentre ViiV Healthcare ha il 16%, ma Juluca, approvato per i pazienti già trattati, e Dovato, entrambi contenenti dolutagravir,, stanno crescendo.