Le aziende farmaceutiche sono sempre più disposte a condividere i dati sulle attività di ricerca clinica. È quanto evidenzia la classifica Good Pharma Scorecard, stilata ogni due anni dall’organizzazione no profit Bioethics International.
Alla sua terza edizione, la ricerca ha riscontrato che tra le Big Pharma la pubblicazione dei dati di sperimentazione è in ripresa, con il 95% dei lavori che rendono pubblici i dati sui pazienti entro sei mesi dall’approvazione della FDA.
Se poi si considera un arco di tempo di 1 2mesi, la percentuale migliora fino a raggiungere il 100%, almeno per quanto riguarda i farmaci approvati dopo il 2015.
Ai primi posti per trasparenza ci sono Novo Nordisk e Roche, con una corrispondenza perfetta tra trial e dati condivisi.
Mentre sempre Novo Nordisk e Roche, insieme a Novartis e Johnson & Johnson, hanno ottenuto i punteggi più alti a livello di condivisione dei dati.
Secondo Jennifer Miller, fondatrice di Bioethics, le aziende farmaceutiche non sono più solo interessate al valore dell’informazione stessa, ma utilizzano la pubblicazione dei dati come uno strumento di responsabilità sociale per dimostrare la centralità del paziente.