Uno studio di fase due su REGN3500, un anticorpo diretto contro l’interleuchina-33 (IL33) sviluppato da Sanofi e Regeneron, ha decretato l’inferiorità del candidato rispetto a Dupixent nel trattamento dell’asma.
Il candidato, abbia fatto registrare performance migliore al placebo, apporta meno benefici rispetto a Dupixent. Neanche la combinazione tra i due farmaci (Dupixent, già approvato, e REGN350), sembra superiore alla monoterapia con Dupixent.
Sanofi e Regeneron stanno testando REGN3500, noto anche come SAR440340, in una serie di studi clinici per valutare la capacità dell’anticorpo a inibire la proteina IL-33 in pazienti affetti da asma, dermatite atopica e malattia polmonare ostruttiva cronica.
Lo studio
Per condurre lo studio sull’asma sono stati arruolati 296 pazienti che presentavano forme di malattia da moderata a grave scarsamente controllata dalla terapia con corticosteroidi per inalazione e con i beta-agonisti a lunga durata d’azione. I soggetti erano quindi candidati idonei all’intervento biologico.
REGN3500 ha mostrato una maggiore efficacia rispetto al placebo in termini di percentuale di pazienti che manifestavano un asma non controllato; la sperimentazione ha quindi raggiunto il suo endpoint primario.
Il candidato ha anche apportato un miglioramento statisticamente significativo della funzione polmonare misurata in Volume Espiratorio Massimo nel I Secondo (FEV1).
Meno positivo il confronto con Dupixent, farmaco approvato per l’asma l’anno scorso. Da un punto di vista numerico, i pazienti trattati con Dupixent avevano dei risultati migliori in tutti gli endpoint rispetto a coloro che erano trattati con REGN3500. La combinazione dei due farmaci non ha apportato benefici rispetto al trattamento con il solo Dupixent.