Nello studio di fase 3 LixiLan-G, che ha valutato pazienti adulti con diabete di tipo 2 non adeguatamente controllati dai trattamenti con agonisti del recettore GLP-1 (GLP-1 RA), iGlarLixi (insulina glargine 100 Unità/ml e lixisenatide) di Sanofi ha raggiunto l’obiettivo primario dello studio dimostrando una riduzione della glicemia media (HbA1c) statisticamente superiore dopo 26 settimane, rispetto ai trattamenti continui con GLP-1 RA.
Lo studio includeva la comparazione con un trattamento con GLP-1 RA giornaliero o settimanale.
Un numero maggiore di pazienti passati ad iGlarLixi ha raggiunto livelli di emoglobina glicata (HbA1c) inferiori al 7%, rispetto a coloro i quali sono rimasti nella precedente terapia con GLP-1 RA.
Un numero superiore di pazienti passati ad iGlarLixi ha raggiunto l’endpoint composito che consiste in un livello di emoglobina glicata (HbA1c) al di sotto del 7% senza ipoglicemia sintomatica documentata.
Lo studio ha mostrato un profilo di sicurezza coerente con i profili stabiliti dei trattamenti studiati: gli eventi avversi maggiormente riscontrati sono stati di natura gastrointestinale (nausea, diarrea e / o vomito) e ipoglicemia.
I risultati completi dello studio di fase 3 sono stati resi noti per la prima volta il 9 giugno scorso come presentazione orale al 79° congresso ADA di San Francisco.
“Ci impegniamo a fornire alle persone che vivono con il diabete un’ampia gamma di soluzioni in grado di personalizzare la propria terapia”, . “Questo primo studio che ha messo a confronto iGlarLixi con i trattamenti GLP-1 RA a somministrazione sia giornaliera sia settimanale offre ai medici nuovi dati che possono aiutare a considerare iGlarLixi come parte di un percorso terapeutico individuale”, ha affermato Rachele Berria, Global Head of Diabetes Medical Affairs di Sanofi.