Due giorni fa, nel corso del meeting annuale dell’ADA Janssen di ha divulgato i risultati dello studio Credence sull’efficacia del farmaco Invokana nei confronti di pazienti diabetici con insufficienza renale cronica (CKD) con o senza patologie cardiovascolari note.
“Ciò che abbiamo visto in questi pazienti sono risultati molto coerenti sia per quanto riguarda gli endpoint renali che quelli cardiovascolari”, ha affermato Jim List, capo della ricerca e sviluppo del settore cardiovascolare e metabolico di Janssen.
I risultati “sono intriganti” ha detto List, sottolineando che “è la prima volta che sono state evidenziate prove solide di un beneficio cardiovascolare per pazienti senza patologie cardiovascolari note per un inibitore SGLT2”.
I nuovi risultati seguono la presentazione in aprile dello studio Credence che ha dimostrato come l’aggiunta di Invokana alla terapia standard possa ritardare il progresso della malattia renale.
Invokana ha anche dimostrato di poter ridurre il rischio di morte per CV e di ospedalizzazione correlata allo scompenso cardiaco nel 31% nei pazienti diabetici con CKD.
Sulla base di questi risultati, nel mese di maggio la FDA ha concesso al farmaco una revisione prioritaria, e, di conseguenza, la possibilità nel corso di quest’anno di incrementare le vendite. Per questo motivo Invokana potrebbe ricevere una spinta sul mercato dopo due anni di difficoltà.