(Reuters Health) – Enfortumab vedotin, un farmaco sperimentale sviluppato da Seattle Genetics e Astellas, ha portato a una riduzione significativa e rapida del tumore nei pazienti con carcinoma della vescica avanzato precedentemente trattati con immunoterapia e chemioterapia. L’evidenza arriva da uno studio di fase intermedia presentato all’ASCO.
Enfortumab vedotin è stato testato su 125 soggetti. Nel 44% dei pazienti il tumore si è ridotto di almeno il 30%. Tra questi un 12% presentava una risposta completa o nessun tumore rilevabile.
Sono state osservate risposte simili anche nei pazienti con prognosi peggiore, compresi quelli il cui cancro si era diffuso al fegato, nei pazienti che avevano ricevuto precedentemente tre o più terapie e in quelli che non rispondevano al trattamento con un farmaco immuno-oncologico.
Enfortumab vedotin è un nuovo tipo di trattamento di farmaci anticorpo-coniugati. Si tratta di anticorpi che legano una proteina specifica presente sulla superficie delle cellule tumorali, combinati ad un farmaco chemioterapico che penetra nelle cellule e le uccide. “Fondamentalmente, è una bomba intelligente”, dice Daniel Petrylak dello Yale Cancer Center, che ha guidato lo studio e che ha presentato i dati all’ASCO di Chicago.
Sebbene il trial non fosse stato progettato per dimostrare un beneficio statisticamente significativo sulla sopravvivenza globale, metà dei pazienti era ancora in vita dopo 11,7 mesi.
La sopravvivenza generale mediana tipica per il carcinoma della vescica metastatico è di circa 9 mesi.
Un dato particolarmente incoraggiante è la diminuzione significativa del tumore osservata nel 38% dei pazienti con metastasi al fegato, che sono i più difficili da trattare e presentano una prognosi molto sfavorevole.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)